CANONE DI LOCAZIONE E CORONAVIRUS: E’ LEGITTIMO SOSPENDERNE IL PAGAMENTO?

Gli effetti della pandemia da Covid-19 sul ciclo economico nazionale stanno assumendo connotati sempre più gravi.

Uno di questi riguarda l’impossibilità o la grande difficoltà di adempiere all’obbligazione di pagamento del canone di locazione delle attività commerciali, chiuse o comunque fortemente penalizzate dall’enorme diminuzione del volume d’affari.

L’imprenditore non può limitarsi a sospendere il pagamento senza prima comunicare al locatore la sua intenzione e le ragioni specifiche che sorreggono la sua richiesta di riduzione o sospensione.

A questa prima comunicazione, dovrà poi seguire, auspicabilmente, una fase di negoziazione e un accordo scritto, per la formalizzazione del nuovo canone e della sua durata.

Commettere un errore in questa fase, a causa di una gestione poco professionale dell’iter di modifica, può comportare un danno economico e la perdita di un vantaggio competitivo nella fase di ripresa delle attività.

Se sei interessato ad approfondire l’argomento in relazione a una tua esigenza specifica, puoi utilizzare il form che segue o prenotare una videoconferenza a questo link.

In ogni caso, il primo contatto non costituirà un parere legale ma avrà lo scopo di inquadrare l’esigenza del potenziale cliente e non comporterà alcun obbligo di pagamento.

A seguito della prima fase conoscitiva, solo dopo aver ricevuto la prospettazione del costo, potrai decidere di avvalerti di una prestazione di assistenza legale.

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CANONE DI LOCAZIONE E CORONAVIRUS: E’ LEGITTIMO SOSPENDERNE IL PAGAMENTO?

Gli effetti della pandemia da Covid-19 sul ciclo economico nazionale stanno assumendo e assumeranno connotati sempre più rilevanti e gravi in tutti gli ambiti della vita economica del paese.

Le prime ricadute di tale mutamento di scenario economico non tarderanno a manifestarsi negli uffici giudiziari, specie con riguardo alle azioni che verranno intraprese a seguito dell’impossibilità o della difficoltà di adempiere all’obbligazione di pagamento dei canoni locativi di attività commerciali ad oggi inibite o comunque penalizzate dall’enorme diminuzione del volume d’affari.

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Il “sistema giustizia” nell’era del covid 19

  La grave emergenza sanitaria in corso ha prodotto inevitabilmente un brusco arresto della già farraginosa macchina giudiziaria, alla luce dell’entrata in vigore del decreto legge del 17 marzo 2020, n. 18 (cosiddetto decreto “cura Italia”) e dell’assoluta priorità, in questa fase, dell’adozione di ogni misura idonea a salvaguardare la salute dei cittadini.

Tale decreto, in primo luogo, prevede che, tutte le udienze civili e penali di natura ordinaria, fissate dal 9 marzo al 15 aprile p.v. siano rinviate d’ufficio a data successiva al 15 aprile 2020.

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News

Trust e imposta di registro 

Secondo Cassazione, sez. V civile, n. 15469 del 13.6.18, l’atto costitutivo del Trust sconta le imposte di registro e quelle ipotecarie e catastali in misura fissa.

Si richiamano e confermano in proposito precedenti pronunce della stessa Corte, secondo le quali è da escludere che il conferimento dei beni in trust dia luogo ad un reale trasferimento imponibile.

Al contrario, il programma negoziale tipico di tale istituto prevede la mera segregazione dei beni, fino al trasferimento vero e proprio in favore dei reali destinatari.

Chiarisce la Corte che le operazioni di carattere patrimoniale, rilevanti ai sensi dell’art. 43, 1° co. lett. h dpr 131/1986, sono quelle in cui vi è un ammontare di corrispettivi in denaro pattuiti per l’intera durata del contratto, i quali costituiscono la base imponibile.

Nel caso del trust, invece, non essendovi prestazione o corrispettivo a carico del trustee, non può parlarsi di operazione a carattere patrimoniale nel senso sopra richiamato, tale da essere soggetta all’imposta proporzionale ai sensi dell’art. 9 della tariffa.

 

Accesso da parte di Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza alle informazioni in materia di antiriciclaggio

Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri, 16 5 18, il decreto legislativo di recepimento della direttiva n. 2016/2258/UE, che prevede l’accesso, da parte delle autorità fiscali (per noi Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza), alle informazioni in materia di antiriciclaggio, raccolte e conservate dai soggetti tenuti all’adeguata verifica, fra cui principalmente gli intermediari finanziari.

Nello specifico, la direttiva prevede che sia disposto per legge, con decorrenza dal 1 gennaio 2018, l’accesso da parte delle autorità fiscali ai documenti e alle informazioni in materia di adeguata verifica della clientela e con riferimento alla titolarità effettiva di società e altre entità giuridiche fra cui i trust.Per lo stesso fine potrà essere esercitato l’accesso all’apposita sezione del Registro delle imprese.

Tali dati potranno essere utilizzati, attraverso appositi servizi di collegamento, per lo scambio di informazioni fra stati membri.

Per i primi approfondimenti, http://www.governo.it/sites/governo.it/files/Relazione%20Illustrativa_3.pdf

In vigore le nuove tabelle per i compensi degli avvocati 

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale entrano in vigore oggi, 27 aprile 2018, le modifiche apportate dal Ministero della Giustizia alle tabelle per la determinazione dei compensi per gli avvocati.

Il Parlamento Europeo estende la IV direttiva antiriciclaggio alla gestione dei portafogli virtuali

Esteso l’ambito di applicazione della IV direttiva ai prestatori di servizi di cambio tra valute virtuali e valute legali e ai prestatori di servizi di portafoglio digitale. Stabilite regole più stringenti per le piattaforme di valute virtuali e carte di credito anonime prepagate al fine di controllare l’uso delle valute virtuali.

La domanda di equa riparazione per irragionevole ritardo nella definizione del giudizio può essere proposta anche prima della conclusione del procedimento

La Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale la “legge Pinto”, nata per prevenire e indennizzare i ritardi causati dalla lentezza della giustizia, quando non prevede che la domanda di equa riparazione possa essere proposta in pendenza del procedimento in cui è maturato l’irragionevole ritardo.

 

Per approfondimenti 

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