Lo studio ha maturato negli anni una significativa esperienza in tema di tutela dei soci di cooperative edilizie, sia operanti nell’ambito dell’edilizia ordinaria che in quella convenzionata o agevolata.
Oggi più che mai, infatti, è diffuso e ricercato l’acquisto immobiliare a condizioni economicamente vantaggiose, quali quelle strettamente connesse, almeno in astratto, all’ambito cooperativistico, ancor più se in convenzione con l’ente pubblico.
La prassi insegna, però, che tali organismi societari, sempre più spesso, tendono ad assumere, di fatto, i connotati di un ente lucrativo, che antepone i propri interessi economici alla tutela dei soci, promissari acquirenti.
Quest’ultimi vengono attirati dalla prospettiva di un acquisto economicamente conveniente e ampiamente rateizzato, soprattutto se relativo ad immobile da costruire.
Tale acquisto si può però rivelare, nei casi “ non virtuosi”, ben più oneroso e rischioso dell’acquisto di un immobile al libero mercato, in quanto inevitabilmente connesso alla vita e alle sorti dell’ente cooperativistico.
Il nostro studio gestisce la posizione di diverse compagini societarie, assistendo i soci, in via giudiziale o stragiudiziale, in primo luogo per l’ottenimento dell’assegnazione definitiva degli immobili.
In questa fase, le problematiche di maggiore frequenza si riferiscono al riconoscimento e alla corretta imputazione di tutte le somme versate dal socio e alla contestuale gestione del rischio di un eventuale maggiore onere economico, richiesto quale conseguenza di una gestione societaria negligente o, peggio, dolosa.
I casi più gravi di indebito arricchimento dell’organo amministrativo ai danni dei soci, riguardano la gestione dell’indebitamento bancario e, in particolar modo del mutuo edilizio, ove gli amministratori non abbiano trasferito all’istituto mutuante, in tutto o in parte, gli acconti ricevuti dai soci per quella parte di prezzo non accollata in base al piano finanziario.
In queste ipotesi, gli effetti dell’ipoteca, per la parte di finanziamento non rimborsato, ricadano inevitabilmente sugli assegnatari.
Per scongiurare tale rischio si rivela fondamentale una lettura attenta e competente del bilancio, incrociandone le risultanze con i piani finanziari sottoscritti dai soci.
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